Il polo educativo Santa Maria alle Scotte si propone quale valido sostegno nella crescita dei più piccoli. Il tutto in piena relazione con l’ambiente naturale circostante
Ogni cooperativa sociale ha una sua mission che è indirizzare i propri servizi all’aiuto degli altri. E poi, di conseguenza, investire i frutti di quei servizi nell’aiutare le persone con svantaggio della quale ognuna si è fatta supporto.
Il mondo della cooperazione opera in vari ambiti ed una delle cooperative che compongono il Consorzio Archè, Comunità e Persona Infanzia, mette in atto tale scopo sociale mettendosi a disposizione dell’infanzia.
E lo fa con un metodo educativo particolare: i bambini da 0 a 6 anni che vengono accolti al nido l’Aquilone o alla scuola dell’infanzia del Polo Educativo Santa Maria alle Scotte vivono, respirano, interagiscono, giocano, imparano con quanto il mondo esterno e la natura offrono.
Non più (età e meteo permettendo) un’educazione che parte da dentro le pareti di una scuola ma che fa toccare con mano ai piccoli “allievi” ciò che l’ambiente circostante offre così da apprendere “dal vivo” il mutare delle stagioni, cosa ogni periodo offre, vivere e crescere con la natura.
Si chiama “apprendimento esperienziale”, oggi, ma quando eravamo piccoli noi che oggi abbiamo qualche decennio, era la normale vita di strada e campagna, era correre nei prati, giocare, riconoscere il tempo della neve, dei fiori, della vendemmia, della semina, del raccolto.
Tornare al passato per costruire basi solide nei piccoli che crescono. E, nel frattempo, un aiuto alle famiglie che lavorano alle Scotte e che possono così avere i figli vicini.
E una struttura del genere gestita da una cooperativa sociale può avere un valore aggiunto: insegnare fin da piccoli il rispetto per le diversità che siano di ambiente, di vita, oppure delle persone.
Maura Martellucci
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