Conosciamo tutti quel vecchio proverbio che recita “la mela non cade mai lontano dall’albero”, quando vogliamo sottolineare che una persona, generalmente giovane, possa aver ereditato qualità e pregi dai genitori… quella mela è il dolce frutto di cui oggi vi raccontiamo!
Questa è la storia di Matilde Toppi, 21 anni, senese e studentessa di scienze biologiche che però da grande vorrebbe fare la veterinaria, dato il suo amore per gli animali. Tra un esame e l’altro, Matilde dedica il suo tempo libero effettuando servizio di emergenza come volontaria presso la Pubblica Assistenza di Siena, con orgoglio e fierezza.
Mi viene spontaneo chiederle cosa le ha stimolato la spinta verso il sociale, data la giovane età, “il mio babbo è stato volontario per anni presso la Pubblica Assistenza ed ora lo è per la Protezione Civile. È partito volontario durante l’alluvione del novembre scorso in Toscana, ma anche per Amatrice durante il terremoto del 2016. Tuttora lo è, anche se per motivi di lavoro ha dovuto rallentare un po’, ma ha promesso che non appena andrà in pensione, si dedicherà nuovamente a pieni ritmi. Devo dire che senza tante parole, per me è stato un esempio anche se inizialmente ero un po’ arrabbiata con la Pubblica perché portava via il babbo dallo stare da me. Crescendo, poi, ho capito…”.
Matilde mi racconta che al termine delle scuole superiori ha fatto il Servizio Civile presso la Pubblica Assistenza di Siena, poiché le sembrava un’esperienza interessante; una volta terminato questo periodo, ha voluto fortemente rimanere in Associazione effettuando oltre al corso base, anche il corso per il livello avanzato, specializzandosi nelle emergenze “mi sono sentita fin da subito accolta come in una grande famiglia”.
“Naturalmente ci sono stati sia episodi buffi e sia episodi molto tristi. Una volta siamo stati chiamati perché una signora anziana, da ore, non rispondeva più né al telefono, né al citofono ed i familiari avevano cominciato a preoccuparsi. Quando siamo giunti sul posto, la signora ci ha aperto tranquillamente la porta di casa scusandosi perché aveva solo dormito profondamente! Un’altra volta invece ho toccato con mano il decesso di una persona perché, nonostante il massaggio cardiaco e tutte le procedure di emergenza effettuate, quel pover’uomo non ce l’ha fatta. Nonostante abbia avuto una forte emozione che poteva farmi vacillare, la mia volontà di continuare il servizio in Associazione, non è mai crollata. Tutt’altro: se un domani supererò il test per entrare a studiare veterinaria all’Università Pisa, vorrò contattare qualche associazione locale e continuare a prestare il mio servizio”.
Con Matilde puntiamo l’attenzione sulla crisi del volontariato giovanile “il periodo è molto critico a livello economico e anche noi ragazzi ce ne rendiamo conto. I giovani scelgono di lavorare per pagarsi le spese piuttosto che dedicare il proprio tempo al volontariato ma devo dire che io faccio la mia parte perché, con i miei amici, parlo spesso delle bellissime esperienze che vivo nella mia famiglia arancione e… forse qualcuno di loro sono anche riuscita a convincerlo!”.
Chiedo alla nostra amica se un domani con i suoi figli darà lo stesso esempio che le ha dato il babbo “certamente sì – mi risponde senza esitazioni – mi piacerebbe se anche loro seguissero la mia strada”.
Saluto Matilde ringraziandola per ciò che fa e per l’impegno che ha preso e che porta avanti col sorriso, sperando che il suo esempio sia da stimolo ed incoraggiamento per tanti altri giovani. Ricordiamo che in questi giorni sono aperte le domande per il servizio civile.
Stefania Ingino
per saperne di più
https://www.pubblicaassistenzasiena.it/
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