Continuano a sfogliare le pagine del diario di Catia Prosperi che ci racconta una delle cooperative storiche di Siena: l’Orto de’ Pecci. Questa volta il punto di vista e’ quello degli animali che lì vivono.
Caro Diario, sono sempre Mia, la gatta. Ormai ci ho preso gusto a impastare con le zampette queste pagine, visto che la nostra scrittrice è in vena di festeggiamenti (è della “lupa” lei) e ha il capo fra le nuvole.
Per un po’ di tempo sarò io a narrare le nostre storie e vicende.
Non li capirò mai gli esseri umani.
Incominciamo, vi racconterò di come ho conosciuto Guendalina, Adelina e Lucrezia, penserete chi sono con questi tre nomi bizzarri che ricordano i personaggi degli Aristogatti? Sono tre sorelle oche che vengono da un’isola molto lontana, ma ignoro come siano approdate qua, quando sono arrivata c’erano di già.
A loro tre piace spettegolare tutto il giorno sugli altri animali dell’Orto, ma soprattutto di Pippo per via di un fatto accaduto in passato quando non c’ero e che il ciuchino mi raccontò la sera stessa quando eravamo davanti al fuoco.
Le oche lo avevano preso di mira perché aveva invaso il loro territorio in cerca di erba fresca e aveva cercato di fare amicizia con loro.
E cosa era successo? L’avevano beccato nel sedere!
Le oche sono strane e nemmeno io le capirò mai.
Anche io ho tentato di farci amicizia, ma con scarsi risultati…vabbè…
Non sono molto amichevoli, ma se le sai apprezzare e sai rispettare i loro spazi, ti possono anche rimenare simpatiche, con il tempo.
Con gli anni sono diventate le padrone della zona ristorante, amano passeggiare fra i tavoli e cibarsi di erba fresca, ma soprattutto fare gossip sui passanti che scendono giù a visitare il parco e a mangiare a la Proposta.
Catia Prosperi
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