I ricordi non hanno età e, quando si uniscono alla creatività, rendono uniche le feste come hanno dimostrato gli ospiti della Residenza sanitaria assistenziale “Casa Annamaria” di Costalpino realtà della cooperativa sociale Comunità e Persona.
Con materiali semplici: stoffa, lana, cotone, ferri da calza, ago e filo grazie alle loro mani che non hanno perso abilità e che rammentano, come quei gesti che non si scordano mai, gli ospiti sono stati bravissimi nel creare oggetti che raccontano una vita.
E così per primo hanno realizzato un bellissimo albero di Natale dell’Avvento che ognuno ha decorato con i ricordi della propria infanzia. Fatto di lana, cucito a mano, al posto delle classiche palline sono stati posti i ricordi che custodivano gelosamente nel cuore. E questi ricordi sono i più disparati: vanno dalle ricette di panettone e ricciarelli o cappone in umido, o al pensiero di un pranzo dove questi sapori riportavano alla luce giorni speciali. Oppure i racconti di un Natale particolare, di un evento legato alle feste. Ricordi da far rivivere e condividere.
E sempre sulla base di questi racconti gli operatori hanno allestito con gli ospiti un piccolo spettacolo dedicato alle famiglie.
Poi il presepe: è ormai tradizione a Casa Annamaria che anche il presepe venga completamente realizzato da loro. Anche per questo: stoffa, tanta abilità nel lavoro a maglia e fantasia e passione.
Basta? Certo che no, infatti , di tutti gli ospiti, con amore, si prodigati nel realizzare borse ricamate, tovagliette, babbi Natale in lana e tutto ciò che la loro fantasia e maestria ha prodotto e con questi oggetti è stata allestita una mostra che resterà visibile per tutto il periodo natalizio.
Le attività creative che gli animatori di Casa Annamaria organizzano per i residenti hanno lo scopo di renderli protagonisti di ogni allestimento e di ogni addobbo così da sentirsi sempre più come casa propria.
Un modo per stare insieme, persone diverse, di età diverse, che si scambiano storie, racconti e ricordi. E’ un arricchimento per gli operatori che, più giovani, possono assorbire tutta l’esperienza delle persone più anziane che parlano della Siena di un tempo, magari di anni difficili anche di povertà quando poter portare in tavola per Natale, almeno, piatti di festa era una gioia e un privilegio.
Attraverso i loro elaborati, le loro parole, il loro vissuto di ieri , tutto diventa storia per oggi ed è un modo per far sentire gli ospiti quello che sono: persone importanti con tanta esperienza da tramandare.
E il regalo più bello? La loro luce negli occhi e il loro sorriso.
Maura Martellucci
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