Ma insomma chi era quell’uomo al quale mancava un pezzo di naso ed un occhio, come lo ha immortalato Piero della Francesca. Un uomo che guarda negli occhi una giovane donna bionda e bellissima. Davanti ad una sala piena, attenta e a tratti divertita nel pomeriggio di ieri, mercoledì 15 febbraio, presso il centro socioculturale “La Lunga Gioventù”, Duccio Balestracci, ce lo ha presentato, quell’uomo che altri non è se non il protagonista del suo ultimo libro “Il Duca. Federico da Montefeltro” (Editore Laterza, 2022).
L’autore ha ripercorso la non facile biografia del duca di Urbino, dalle sue origini incerte fino alla grandezza di politico, stratega e uomo di stato e di cultura che lo ha portato alla ribalta della storia anche per non aver mai subito sconfitte di rilievo sul campo di battaglia. Esponente di quelli che Machiavelli definiva i “principi nuovi”, simbolo del Rinascimento e di un’epoca che stava mutando le pieghe del Medioevo, Federico da Montefeltro è anche un uomo che ha dato molto spazio e fiducia alla giovane moglie (la seconda) Battista Sforza. Balestracci ha illustrato il ruolo di questa donna che ha affiancato il marito (sposato a quattordici anni) non solo come moglie ma anche come guida politica della signoria in assenza di Federico stesso. La storia di un’importante casata, ma soprattutto di un solido legame tra due persone che sono stati compagni di vita in tutte le sue accezioni.
L’incontro fa parte del ciclo di eventi promossi, a favore di anziani, minori, famiglie e disabili, nell’ambito di Si-Sienasociale la coprogettazione che tanto vale che è tra Comune di Siena ed enti del Terzo Settore.
Redazione Sienasociale.it
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