L’estate è tempo di leggerezza, di giochi all’aria aperta, di colori e di profumi che riempiono le giornate. Lo sanno bene i Nasienasi, coinvolti in un progetto nazionale denominato proprio “Tempo di Leggerezza” che si è svolto a Siena presso il centro Le Bollicine durante la prima e l’ultima settimana di luglio.
Incontriamo Deborah, la claunina Puck responsabile del progetto, che ancora carica di emozioni per l’esperienza vissuta, ci racconta la settimana appena terminata “sono stati cinque giorni intensi e ricchi di sensazioni che porterò sempre con me. La giornata iniziava presto perché alle 8 c’era l’accoglienza dei bambini che venivano subito coinvolti nella cura degli animali: pulire i cavalli o raccogliere le uova che avevano deposto le galline; si continuava con balli di gruppo e laboratori creativi in cui gli ospiti vivevano esperienze con vari materiali e colori. Nel pomeriggio ai più piccoli venivano raccontate delle storie per poi continuare con attività ludiche ispirate al circo sociale come micro-magie e giochi, fino alle 17”.
“Questa notte non ho praticamente chiuso occhio talmente sono state forti le emozioni che ho vissuto nella settimana appena terminata – mi confessa – e mentre non dormivo ho riguardato le migliaia di foto e video fatti al campo estivo. Per ognuno di questi mi porto a casa un ricordo, un sorriso, tante lacrime di gioia e tanta gratitudine verso gli ospiti (adulti e bambini) dai quali ho imparato tantissimo… pensa che nell’ultimo campo estivo c’erano bambini dai 5 ai 14 anni con disabilità e no. Durante un’attività con gli acquerelli ho osservato un bambino normodotato che si è prodigato per aiutare un compagno con lo spettro autistico, senza che nessuno glielo chiedesse. Tra di loro si capivano collaborando perfettamente senza mai accusare le differenze fisiche o cognitive. I bambini sono meravigliosi perché non hanno sovrastrutture e preconcetti ma di fronte ad un problema, trovano autonomamente la soluzione finendo per interagire con naturalezza”.
Puck è volontaria dei Nasienasi dal 2004, da quando un’amica di università, vista la locandina esposta per un nuovo corso clown, l’ha voluta coinvolgere. Qualcosa le era già scattato dentro quando aveva visto il film di Patch Adams e questa sembrava proprio essere l’occasione per mettere in pratica un sogno… dopo qualche peripezia, viene presa ed entra a far parte di questa grande squadra di volontari. Le chiedo quali dei tanti servizi che offre l’associazione, vive con più naturalezza “credo di avere un’affinità particolare con gli anziani visto che sono cresciuta con la nonna in casa: per me era naturale la sua presenza e tra di noi c’era un bellissimo rapporto fatto di divertimento e rispetto, cose che porto sempre con me nei servizi presso le varie RSA. Con l’esperienza fatta alle Bollicine, in cui ho avuto a che fare con adulti e bambini disabili, ho acquisito un’altra ricchezza perché ogni persona porta con sé la sua specificità ed unicità. Personalmente vivo il mio rapporto con i fragili con naturalezza e leggerezza e, pur rispettando sempre la persona, cerco di entrare in connessione ed empatia non ponendo più attenzione alla malattia ma ai dettagli, che sono delle vere e proprie risorse. Questo mi ha portato a non vedere mai un limite nella disabilità ma qualcosa da cui trarre insegnamento che mi arricchisce profondamente.”
La voce squillante di Puck mi trasmette tutta la gioia incamerata in queste ultime giornate… la saluto ringraziandola per l’impegno e l’amore che mette nel suo essere una volontaria dei Nasienasi che è certamente un grande esempio per tutti noi e per tutti coloro che, grazie a testimonianze come quella di Deborah, vorranno intraprendere un cammino nel magico mondo del volontariato!
Stefania Ingino
L’articolo La magia di “Puck” su “Le Bollicine” nel “Tempo di Leggerezza” proviene da SIENASOCIALE.IT.