Sara Giannini, dal 2021, è presidente della Pubblica Assistenza di Siena. Sua figlia Noemi, 17 anni ad ottobre, è una volontaria. Storia di un rapporto quotidiano fatto di abbracci e altruismo
Noemi e Sara. Sara e Noemi. Benvenuti nel mondo del “una mano serve sempre”. E’ la frase con cui, entrambe, concludono l’intervista. Due donne che vivono, insieme, il reale senso del volontariato: quel dare gratuito che le fa diventare protagoniste della nostra storia della domenica.
Le “incontriamo”, in una chiamata on line, dopo un pomeriggio di intenso temporale ma le gocce che “rigano” il viso delicato di Noemi non sono pioggia. Piange: è emozionata. Orgogliosa di poter essere accanto alla sua mamma, al suo vertice, al suo Presidente: “le persone vedono solo una parte di lei. Io ho la fortuna di vederle tutte”. Ora gli occhi lucidi sono anche di Sara.
Proprio a lei, 24 anni di Pubblica Assistenza, chiediamo. Immaginava che sua figlia facesse la sua stessa scelta?
“Non lo avrei mai pensato. Vederla fare il corso, indossare la prima divisa. Ero felice perché sapevo che i pazienti avrebbero potuto godere della sua emotività. Di quello che è lei è. Della sua essenza”
In realtà il corso di volontario base Noemi lo ha già fatto tante volte. Sara conferma?
La Presidente ora sorride. “Devo ammettere che, fin da piccolissima, l’ho portata tante volte con me durante gli incontri formativi, gli approfondimenti. Formalmente, però, lei è soccorritrice da pochi mesi”.
Perché hai scelto di essere una giovane volontaria?
“Ho partecipato al corso con la mia amica Giulia Turillazzi. Abbiamo fatto l’esame e poi il tirocinio. Essere in Pubblica Assistenza significa vivere l’esperienza di un gruppo, di una squadra di persone che si vogliono bene e si aiutano vicendevolmente”.
Sono passati 35 minuti circa. Le salutiamo nella considerazione di aver fatto un incontro speciale. E’ Sara ad attirare la nostra attenzione: “non dimentichiamoci di evidenziare il grande lavoro che la Pubblica Assistenza, con le altre realtà del volontariato, ha fatto per il Palio e l’impegno nel progetto Si-Sienasociale la coprogettazione che tanto vale”.
Un sorriso ed un saluto: “una mano serve sempre”. Click. Conversazione chiusa. Noi per gli altri. Sara e Noemi orgoglio di una Siena che non smette di sorprendere.
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