Siena – Tanzania: Martin e la storia di Rafiki odv

Da uno scambio di idee di due ragazzi africani trasferiti a Siena per studio, nel 2003, durante  momenti di convivialità e condivisione in cui questi raccontano la storia della loro terra d’origine – la Tanzania –,  nasce la curiosità negli amici senesi, che iniziano a voler sapere di più sulle usanze e la cultura del posto. Due di loro, Nancy e Roberto, organizzano un viaggio nel continente africano; viaggio che per Roberto inizia con uno spirito prettamente turistico scaturito dalla curiosità dei racconti di Nancy, ma che quando torna a Siena, gli fa scattare qualcosa dentro. Ecco cosa: la storia di Rafiki odv

Iniziano così degli incontri settimanali con altri amici, finalizzati a divulgare le problematiche riscontrate; il pensiero di poter aiutare la popolazione direttamente sul posto creando dei progetti utili e mirati alle loro esigenze, li entusiasma e crea tra loro una forte condivisione.

I viaggi in Tanzania si susseguono; vengono via via accolte richieste come quella del dispensario di un villaggio locale che ha bisogno di un microscopio e materiale di laboratorio, quella del sindaco locale che chiede una mano per ristrutturare le scuole elementari, quella di curare alcuni bambini disabili, le molte richieste di costruire dei pozzi per l’acqua – bene essenziale e fondamentale per tutti – finanziare l’apertura di piccoli negozi o anche richieste provenienti da singole persone, senza fare mai distinzione di religione o ceto sociale.

Martin, Nancy, Roberto ed Iddi, un amico

A fronte di questo, i ragazzi si attivano subito ed organizzano una raccolta di fondi attraverso la vendita di magliette, dolci e oggetti tipici africani. Il riscontro è piacevole e ben accolto tanto che progettano di dare forma e struttura all’associazione e, nel 2003, nasce il Gruppo Rafiki Odv, già ricco di progetti ed iniziative.

Martin entra nella vita del Gruppo Rafiki circa quattro anni fa, quando Nancy e Roberto vengono a sapere di lui: un bambino che ha gravi difficoltà di deambulazione ed un problema evidente alla colonna vertebrale. Sul luogo di nascita non vi era possibilità alcuna possibilità di curarlo e Martin viene affidato all’associazione (con non poche trafile burocratiche) e finalmente può arrivare in Italia: attualmente è in lista d’attesa per un importante intervento chirurgico alla schiena. L’ospedale che ha preso in carica il caso è il Bambino Gesù di Roma che si è anche assunto l’onere delle spese e delle cure ospedaliere. Grazie alla dispendiosa movimentazione ed interesse, a breve Martin verrà chiamato e sottoposto alla delicata operazione.

Intanto lui, grazie a Nancy e Roberto, trascorre le sue giornate a scuola, in piscina e a seguire la sua grande passione, la musica. La scuola elementare Giovanni Pascoli, nella persona del Dirigente Scolastico prof.ssa Rosa Laura Ancona, gli ha subito dato ospitalità collocandolo in una classe accogliente fatta di bambini empatici che lo hanno accettato nell’immediato come uno di loro, aiutandolo nello studio. “Martin è la vitalità fatta a persona” ci dice Roberto… “ci inonda di gioia e riempie le nostre giornate con i suoi balli e canti! Speriamo solo che arrivi presto la chiamata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per porre fine alle sue sofferenze e permettergli di ritornare dalla sua mamma in Tanzania e fare una vita come tutti i bambini meritano di fare”.

Un grande ringraziamento al Gruppo Rafiki che si è attivato per il problema di Martin e continua a restare in contatto con la popolazione locale per tutte le altre esigenze che sopraggiungono.

E…   buona vita Martin, auguri per il tuo intervento!

Stefania Ingino

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